Categoria: Chi siamo

La società

QUADRI SOCIETARI:

Presidente: Bruno Bruzzone
Vice Presidente: Giovanni Carlevarino
Vice Presidente ESECUTIVO: Stefano Carlevarino
Segretario: Tonino Rendina
Cassiere: Tommaso Vigna
Economo: Giancarlo Briano
DIRETTORE Generale: MAURO ROSA
Responsabile Pubbliche relazioni: FRANCESCA SERVIATI
COORDINATORE Settore Giovanile: RICCARDO DI TULLIO
Direttore tecnico Settore Giovanile: DAVIDE GIRGENTI
Social media manager: Cecilia Briano

 

CONSIGLIERI: STEFANO CARLEVARINO, Antonino Brezza, Carlo Comune, Mauro Rosa, Tonino Rendina, Tommaso Vigna, Giancarlo BrianO, Antonio Oliveto, FRANCESCA SERVIATI.
La sede è sita nel comune di Savona, quartiere Lavagnola, in via G. A. Abate 2.
Il sodalizio dispone di due strutture di primo livello: il campo a 7 “R. Scaletti”, adiacente alla sede sociale, e il campo a 11 “A. Briano”, in località Santuario. I campi, in erba sintetica di ultima generazione, sono dotati di impianto di illuminazione a led.

La nostra storia

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La società affonda le sue origini nel 1912, quando alcuni giovani savonesi, per lo più abitanti del vecchio rione dei Cassari, accomunati dalla crescente passione per il Football cominciano a riunirsi in P.zza F. Cavallotti o sul duro selciato dell’ampio terrazzo di corso Mazzini per organizzare le prime partite tra rioni. Alle dispute di quartiere lasciano presto spazio veri e propri incontri tra società disputati sul terreno della piazza d’Armi.
Con la volontà dei soci fondatori di rimarcare la loro fede in un avvenire di vittorie, nasce la società Speranza F.B.C.
A quel ristretto gruppo di pionieri si uniscono ben presto numerosi altri sostenitori ed inizia la vera storia calcistica dello Speranza Football Club. Nel 1914 partecipa, aggiudicandosela, alla “Coppa del Comune di Albenga” mentre, nei primi mesi del 1915, vince il torneo indetto dalla Libertas di Savona e successivamente partecipa al Campionato Ligure indipendenti.
Con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale le attività calcistiche vengono sospese ed il conflitto, insieme alle loro speranze, cancell le esistenze di tanti giovani tra le quali quella del portiere Francesco Ponti. Al termine delle ostilità, i superstiti riordinano le file e sul finire del 1918 lo Speranza riprende in pieno la propria attività. Dopo aver riaffermata la propria supremazia locale ed aver sconfitto compagini come Aurora e Miramare, la società entra, nel gennaio del 1919, a far parte dei quadri federali. E’ della stessa stagione l’affermazione nel girone della Riviera di Ponente del Campionato di Terza Divisione ligure.
Nel 1920 sorge il rettangolo di gioco della Valletta San Michele e, inserito nel campionato di Promozione, lo Speranza F.C. conclude il proprio girone al primo posto e dopo una serie di partite annullate e rinviate, si classifica seconda del raggruppamento finale. La società ha nel frattempo assunto come colori sociali il rosso ed il verde.
La stagione 1921/22 vede il sodalizio savonese superare le partite di selezione tra le squadre rimaste fedeli alla Federazione e classificarsi al secondo posto nel proprio girone. Nello stesso anno, grazie all’attività del presidente dott. Camillo Frugoni e all’opera dei sigg.ri Bozzano e Falco, le strutture del campo sportivo vengono ampliate e migliorate. Lo società acquisisce il diritto ad essere iscritta d’ufficio nel novero delle squadre chiamate a disputare il massimo campionato nazionale, nella stagione 1922-1923. Nel breve volgere di tre anni, dunque, lo Speranza raggiunge la massima serie.
Inserito nel girone A della Lega Nord, si trova a confrontarsi con squadre già da anni in quelle categorie e si classifica all’ultimo posto della graduatoria.
Retrocesso in Prima Divisione, lo Speranza F.B.C. vi rimane con alterne fortune sino al 1927, quando per imposizione politica del regime fascista, la società viene sciolta e fusa col Savona FC.
Conclusa la funesta vicenda del “ventennio”, i vecchi e nuovi soci riuniti in assemblea generale il 1º luglio del 1945, decretano la ricostituzione della società e procedono alla nomina del nuovo Consiglio Direttivo. L’attività agonistica riprende sul Campo di Corso Ricci con il successo per 7-1 su una rappresentativa della Marina Inglese (Navy House) e, a pochi giorni di distanza con la sconfitta in un’amichevole tra le vecchie glorie dello Speranza e quelle dell’Andrea Doria di Genova (1-3). Nello stesso anno (1945-1946) la squadra si iscrive al Campionato di Serie C nazionale, inserita nel calendario del girone D, il raggruppamento ligure-piemontese.
I primi anni ’50, anni di rinascita per l’intera nazione italiana, per lo Speranza non sono gloriosi e gli annali non riportano risultati degni di nota; è così che nel 1955 i consigli direttivi delle società optano per la fusione tra “Speranza Savona” e “Libertà e Lavoro”. La nuova società si iscrive al campionato di Prima Divisione della Liguria con la denominazione “Libertà e Lavoro”. Ma solo tre anni dopo cambia la sua denominazione assumendo quella di “Libertà e Lavoro Speranza”. Nonostante le premesse la fusione non porta la società a vivere anni di glorie sportive ed il sodalizio savonese staziona, quasi in pianta stabile, nel campionato di Seconda Categoria della Liguria fino al 1965, anno durante il quale avviene l’ennesimo scioglimento. Il tentativo di dare nuova vita alla società nella stagione 1976/77 porta la rifondata “Libertà e Lavoro” ad iscriversi al campionato di Seconda Categoria, ma la scena viene abbandonata nuovamente l’anno successivo.
E’ solo dopo quasi vent’anni , nel 1993, che un gruppo di dirigenti di altre due società sportive nate nel frattempo nel circondario presentano alla F.I.G.C. la documentazione prevista e concretizzano la fusione tra “U.S. Villapiana Don Bosco” e “U.S. Lavagnola 78” creando l’”U.S. Speranza Savona”; nel 2003 si assume la denominazione “F.C. Speranza 1912” , e successivamente quella attuale di “A.S.D. Speranza FC 1912”.
La squadra, iscritta al campionato di Seconda Categoria, tenta, senza riuscire il salto in quella superiore, per ben sei stagioni consecutive. Il nuovo millennio porta l’agognata promozione e l’annata 1999/20 si conclude con il ritorno in Prima Categoria. Quelle successive vedono un alternarsi di retrocessioni e promozioni senza risultati sportivi degni di nota.
La storia dei nostri giorni racconta di una società con due impianti in gestione, la volontà di rilanciare il Settore Giovanile ed Prima Squadra che da alcuni anni ottiene ottimi risultati nel girone A di Prima Categoria, lanciando giovani cresciuti nel proprio vivaio e in quelli delle più blasonate compagini del comprensorio savonese.